SCILLA

Scilla dentro a le sue buie caverne

Stassene insidiando; e con le bocche

De' suoi mostri voraci, che distese

Tien mai sempre ed aperte, i naviganti

Entro al suo speco a se tragge e trangugna.

Dal mezzo in su la faccia, il collo e 'l petto

Ha di donna e di vergine; il restante

D'una pistrice, immane, che simili

A' delfini ha le code, ai lupi il ventre

"Eneide" - Virgilio

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